Proprio una camicia coi baffi – Gli Spot Anni 80 di Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo è stato un giornalista, presentatore e conduttore poliedrico. Dal 1985 e per quasi dieci anni fu testimonial originale di una azienda emiliana di camicie esistente dagli anni 50, la Frarica di Carpi (Modena).

Dino Erre by Frarica

La Frarica venne fondata nel 1946 dai fratelli Franco e Dino Righi. FraRiCa è la contrazione di Fratelli Righi Carpi, dal nome della cittadina dove l’azienda nacque. Nel nome invece Dino Erre c’è l’evidente riferimento a Dino Righi. Fu proprio di Franco Righi il brevetto “Collofit”, un collo rinforzato che non richiedeva stiratura. Lo stesso nome, neologismo che univa la parola italiana “collo” con l’inglese “fit” (”adatto”, “che si adatta”) fu una delle componenti del successo commerciale.

Gli spot della “Camicia coi baffi”

Tutte le pubblicità girate da Maurizio Costanzo per Dino Erre durano 10 o 15 secondi. Tagli che di solito sono la versione “cut” dello spot intero in questo caso rappresentano l’unica durata disponibile.

Regista degli spot fu Guido De Maria, celebre in ambito pubblicitario fin dagli anni 70 e inventore in TV dei programmi per ragazzi Gulp! e Supergulp!

Dal 1985 al 1993 sono stati prodotti, probabilmente, circa 15 soggetti.

La struttura è sempre la stessa: Maurizio Costanzo in una scena di vita quotidiana (in camerino, in un negozio, in auto, al bar, in autobus…) che incontra qualcuno che nota la sua camicia “Collofit”. La parte di Costanzo è più o meno questa:

“Dino Erre Collofit: giusto collo, come la mia. E se va bene a me, buona camicia a tutti! Dino Erre: proprio una camicia coi baffi”.

Una vera e propria identificazione tra il prodotto e il testimonial, tra le più efficaci mai realizzate. Le battute di Costanzo, ripetute senza modifiche negli anni, divennero tanti piccoli slogan tutti estremamente famosi.

Un’intervista al nipote dei fondatori Giorgio Righi è disponibile sul sito del Corriere di Bologna. L’articolo è ricco di approfondimenti interessanti.

Nel 1993 la fine della collaborazione

Nel 1993 l’Ordine dei Giornalisti promulgò la “Carta dei Doveri”. Nel documento si vietava la possibilità, per un giornalista, di poter fare qualsiasi tipo di pubblicità commerciale. Per questo motivo, da quell’anno Maurizio Costanzo terminò la propria collaborazione con Dino Erre.