Jagermeister

Ancora lontano Raz Degan e il suo celebre tormentone, in questo spot dello Jagermeister vediamo un bel blocco di ghiaccio esplodere e rivelare al suo interno una bottiglia del celebre amaro. Onesto il claim finale: “costa un po’ di più, piace un po’ di più”.

In casa alcune persone vestite in una maniera che non si userebbe mai, né in casa né fuori, nemmeno negli anni 80, si mettono a cantare la canzoncina dello spot la cui unica parola è il nome dell’amaro, Jagermeister appunto.

Versione estiva dell’amaro che rese celebre Raz Degan (“non so perchè…”). Spot in cui si vedono piccoli momenti di giornate estive, al mare, in città, come trafugati di nascosto, con la telecamera traballante. Particolare l’inquadratura di una finestra in cui si vede un televisore che proietta la sigla del Tg1, come ad indicare un’abitudine consolidata…

Spot abbastanza didascalico per l’amaro Jagermeister dove è il famoso amaro d’erbe tedesco il vero protagonista, versato a rallentatore in un bicchiere, il tutto con una dolcissima e rilassante musica in sottofondo che accompagna l’evento. Una vera e propria opera d’arte, se paragonato con lo spot che sarebbe andato in onda l’anno successivo (vedi).

Questo spot è un cult della pubblicità anni ’90, che popolarizzò definitivamente il modello israeliano Raz Degan. Indimenticabile la battuta “Non bevevo Jagermeister perché…sono fatti miei!” che all’epoca dello spot divenne un vero e proprio tormentone parodiato in tutti i modi possibili.

Versione estiva dell’amaro che rese celebre Raz Degan (“non so perchè…”). Spot in cui si vedono piccoli momenti di giornate estive, al mare, in città, come trafugati di nascosto, con la telecamera traballante. Particolare l’inquadratura di una finestra in cui si vede un televisore che proietta la sigla del Tg1, come ad indicare un’abitudine consolidata…